Lo skeleton
3/30/2014
Reintrodotto come disciplina olimpica nel 2002, è uno sport che si caratterizza per la posizione prona dell'atleta sullo slittino
Lo skeleton, uno sport sconosciuto ai più, consiste nel percorrere a bordo di una slitta dotata di pattini una pista ghiacciata, che non può avere una lunghezza minore di 1.2 km e una pendenza maggiore del 12%. Si differenzia dallo slittino perché mentre in quest’ultimo
gli atleti sono in posizione supina, nello skeleton sono in posizione prona. Il
nome deriva dalla parola inglese “skeleton” (“scheletro”) con la quale si
indica la slitta, un semplice telaio d’acciaio che presenta una imbottitura
nella parte su cui poggia l’atleta e che non può pesare più di 33 kg per gli
uomini e 29 kg per le donne.
Le più importanti competizioni internazionali, strutturate
in manches delle quali risulta vincitore chi realizza il punteggio complessivo
più basso, sono organizzate dalla Fédération Internationale de Bobsleigh et de
Tobogganing (FIBT). Le principali sono la Coppa del Mondo e il Campionato
del Mondo FIBT. Essendo nato a St. Moritz, lo skeleton è stato inserito nel
calendario olimpico soltanto in occasione dei Giochi che si sono tenuti nella
località svizzera nel 1928 e del 1948, per poi essere reintrodotto a Salt Lake
City 2002.
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