Il telemark

11/17/2014


Una tecnica innovativa,  contraddistinta dal fatto che solo l’avampiede è collegato agli sci e lo sciatore è costretto a “inginocchiarsi” per curvare, spingendo avanti la gamba a valle e piegando quella a monte





Il telemark o sci a tallone libero è una tecnica sciistica che affonda le sue radici nei Paesi del Nord Europa, ma che è tornata in auge negli Stati Uniti degli anni Sessanta, quando è stata riscoperta da un gruppetto di sciatori del Colorado affascinati dall’idea di rompere gli schemi del classico sci alpino. L’origine del telemark è legata all’esperienza e alle necessità quotidiane degli abitanti del nord, che, nell’impossibilità di bloccare sugli sci anche la parte posteriore degli scarponi, erano costretti ad adottare la posizione “inginocchiata” per sciare su piani inclinati.



Tuttavia, la nascita del telemark come sport viene convenzionalmente collocata nella seconda metà del XIX secolo in occasione di una gara internazionale svoltasi nei pressi di Oslo, durante la quale lo sciatore norvegese Sondre Norheim effettuò un salto da un trampolino e atterrò utilizzando lo stile “inginocchiato”, oggi conosciuto con il nome di telemark e diventato parte integrante del salto con gli sci (Il salto con gli sci). Dunque, il telemark si caratterizza perché solo l’avampiede è collegato agli sci e lo sciatore è costretto a “inginocchiarsi” per curvare, spingendo avanti la gamba a valle e piegando quella a monte e cercando sempre di distribuire equamente il peso tra i due arti.

Scarpone da telemark
Gli sci utilizzati sono molto simili a quelli dello sci alpino, tanto che possono essere anche identici, ma ne differiscono per gli attacchi, che vincolano solo la parte anteriore degli scarponi. Questi ultimi sono più leggeri e flessibili dei comuni scarponi e presentano un soffietto in materiale morbido, che permette la flessione del piede. Tutte queste particolarità rendono il telemark uno sport in continua evoluzione e adatto a coloro che amano sperimentare e che sono sempre alla ricerca di nuove avventure. Del resto, la comunità dei telemarker è chiaramente ispirata ad un’idea di libertà e può contare su una genuina collaborazione tra i suoi componenti, solidali e coesi gli uni con gli altri. Tra i maggiori esponenti del telemark agonistico ci sono i fratelli Lau, ex sciatori alpini, ora telemarker orgogliosi della loro scelta.
Phil Lau
Phil, uno dei tre, ha affermato di amare il telemark in particolare per la sua completezza: le competizioni - regolate dalla Fédération Internationale de Ski (FIS) - comprendono una parte di slalom gigante, un salto, una curva di 360 gradi rialzata detta “loom” e un tratto finale di sci nordico. Inoltre, a detta di altri telemarker, la sciata a tallone libero è più tecnica, quindi richiede un costante lavoro di affinamento. Il telemark si presenta, quindi, come uno sport molto stimolante e mai noioso, che unisce elementi dello sci alpino, dello sci nordico e dello snowboard e, forse per questo, permette di percorrere qualsiasi tipo di superficie senza compromettere la velocità. Decisamente caduto nel dimenticatoio dopo la Grande Guerra, il telemark sta attraversando una fase di riscoperta, che, con un po’ di fortuna e di speranza, lo porterà ad avere una maggiore visibilità nell’ambito degli sport invernali.

Ti potrebbero interessare…

commenti