L'equitazione
2/04/2016
Approfondimento sullo sport che
rappresenta la massima espressione dell’intesa tra uomo e cavallo
L’equitazione è la disciplina
sportiva per la cui pratica è necessario l’utilizzo del cavallo. Sebbene vi
siano fondati motivi per ritenere che l’uomo abbia iniziato a servirsi del
cavallo già parecchi secoli prima di Cristo – come attesta, per esempio, il
ritrovamento in Turchia di tavolette di argilla del 1500 a.C. contenenti regole
per l’allenamento e l’addestramento degli equini – la nascita dell’equitazione
come sport viene collocata nel Medioevo, quando l’atto del cavalcare smise di
essere associato soltanto al combattimento, al lavoro e al trasporto di merci e
persone per divenire anche una forma d’arte. Sorsero vere e proprie accademie,
nelle quali i nobili apprendevano diverse discipline e cavalli e cavalieri
venivano addestrati al meglio per la partecipazione a tornei di equitazione.
La prima Accademia fu quella di
Napoli, che raggiunse il suo massimo lustro nel XVI secolo, ma alla base
dell’equitazione moderna viene posta la Scuola di cavalleria di Pinerolo, dove,
alla fine dell’Ottocento, il Capitano Federico Caprilli ebbe modo di studiare e
innovare diversi aspetti tecnici dell’equitazione, a partire dal salto. Quasi
in contemporanea venne aperta a Roma una Scuola di equitazione riservata ai
militari, complementare a quella di Pinerolo. Entrambe le Scuole cessarono la
propria attività negli anni Quaranta.
L’equitazione è apparsa per la
prima volta alle Olimpiadi come sport dimostrativo nell’edizione del 1900, ma è
stata inserita ufficialmente nel programma dei Giochi dal 1912. Le discipline
olimpiche sono il dressage, il salto ostacoli e il concorso completo.
Il dressage è una prova di
addestramento – come suggerisce il termine di origine francese - e consiste
nell’eseguire delle figure all’interno di un rettangolo largo 20 metri e lungo
60 metri, circondato da un recinto molto basso. Le figure sono i movimenti
compiuti dal cavallo a ritmo di musica utilizzando le diverse andature (passo,
trotto e galoppo) e nel loro insieme compongono le riprese. Queste ultime sono
classificate in base alla difficoltà e sono indice della preparazione tecnica
dell’animale, il quale può essere chiamato a cimentarsi in figure anche molto
complesse, come il piaffer o il passage.
Il salto ostacoli - conosciuto
anche come concorso ippico - è la più nota tra le specialità equestri e
consiste nel portare a termine senza errori un percorso a ostacoli. Spesso
viene stabilito anche un tempo massimo consentito, come accade alle Olimpiadi. Il
campo di gara su cui si svolge la prova è dotato di un fondo in erba o in sabbia
ed è recintato da staccionate, siepi naturali o transenne. Il numero e la
complessità degli ostacoli variano a seconda delle categorie e le combinazioni
di due o più ostacoli sono dette gabbie.
Nel concorso completo i
partecipanti si cimentano in tre prove: una di dressage, una di fondo e una di salto ostacoli. È dunque la
disciplina più impegnativa tra quelle equestri, tanto che solitamente si svolge
nell’arco di più giorni. La vera particolarità del concorso completo – noto
anche come eventing, three-day event
o military - è costituita dalla prova
di fondo, che a partire dalle Olimpiadi di Atene 2004 consiste solo in un
tracciato di cross-country, mentre
prima era articolata in quattro fasi. Si tratta di una gara a tempo su un
percorso a ostacoli, contraddistinta dalla varietà del terreno – pieno di
dislivelli – e dalle caratteristiche degli ostacoli – il più possibile naturali
e tutti diversi tra loro.
Le competizioni internazionali sono regolate dalla Fédération Equestre Internationale (FEI), nata nel 1921 e avente sede in Svizzera, a Losanna. Oltre a quelle olimpiche, la FEI riconosce altre discipline: attacchi (il cavallo non viene montato ma guidato mentre traina una carrozza), endurance (prova di fondo in aperta campagna senza ostacoli), reining (derivata dai gesti tipici dei cowboy) e volteggio (il cavallo è tenuto con la corda ed esegue esercizi a tempo di musica). Affiliata alla FEI è la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), costituita nel 1932 e incaricata di svolgere tutte le più importanti attività nazionali nell’ambito degli sport equestri, come, per esempio, organizzare gli eventi agonistici e provvedere alla formazione dei tecnici. Sono regolate dalla FISE anche discipline che al livello internazionale fanno capo a federazioni diverse dalla FEI: l’equitazione di campagna (il cavallo viene utilizzato a scopo ricreativo per cavalcare in mezzo alla natura), l’horseball (sport di squadra in cui i giocatori a cavallo si passano una palla con l’obiettivo di fare canestro), il polo (sport di squadra in cui i giocatori a cavallo colpiscono con una mazza una palla di legno di piccole dimensioni con l’obiettivo di mandarla tra due pali) e il pony club (riservato ai più piccoli, prevede l’uso di pony).
commenti