Armin Zoeggeler, più veloce del vento
8/06/2014
Specializzato nello slittino, è il primo atleta nella storia olimpica a ottenere, nella stessa disciplina, una medaglia individuale in sei edizioni consecutive dei Giochi
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Sochi 2014: sesta Olimpiade e sesta medaglia per Armin Zoeggeler nello slittino singolo. Il 9 febbraio 2014, l’atleta trentino ha conquistato il bronzo dietro al tedesco Felix Loch e al russo Demchenko ed è ufficialmente entrato tra le leggende dello sport, diventando il primo atleta nella storia olimpica a ottenere, nella stessa disciplina, una medaglia individuale in sei edizioni consecutive dei Giochi
Armin Zoeggler |
Armin Zoeggeler portabandiera a Sochi 2014 |
Grazie a tutti questi trionfi,
Armin Zoeggeler si è guadagnato vari soprannomi (per esempio, “il Cannibale”,
“lo Schumacher del ghiaccio” etc.), nonché diversi riconoscimenti: commendatore
dell'Ordine al merito della Repubblica italiana nel 2002, promozione a grado di
maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, più di una medaglia d’oro al valore
atletico del Coni, sportivo dell’anno della Gazzetta dello Sport nel 2011. È
stato inoltre alfiere della delegazione italiana alle Olimpiadi di Sochi 2014,
in occasione delle quali, Giovanni Malagò, Presidente del Coni, si è riferito a
lui come al “più grande atleta di tutti i tempi nel suo sport”.
Di certo, una
simile considerazione non deriva soltanto dai successi sportivi di Zoeggeler,
ma anche dalle sue qualità personali: riservatezza, umiltà, spirito di
sacrificio. Un uomo semplice, cresciuto con i valori veri della vita, spesso
definito “di ghiaccio” per la sua apparente freddezza e per la sua conoscenza
del ghiaccio, così importante nel suo sport. Ma Armin nasconde un cuore tenero,
riscaldato soprattutto dall’affetto di sua moglie Monika e dei suoi figli Nina
e Thomas, che, tuttavia, hanno il divieto di toccare le medaglie dell’atleta,
custodite con gelosia nell’armadio.
Zoeggeler, dopo Sochi, si è preso qualche mese di riflessione, per giungere, infine, alla decisione di ritirarsi dall'attività agonistica: "Ho parlato con la mia famiglia, il gruppo sportivo Carabinieri, la Fisi, il Coni e naturalmente con i miei allenatori. Alla fine la decisione l'ho presa da solo". Nel 2015 è uscito il libro "Ghiaccio. Acciao. Anima", in cui Zoeggler racconta la sua vita al giornalista Simone Battaggia.
Sguardo "di ghiaccio" di Armin Zoeggeler |
Zoeggeler, dopo Sochi, si è preso qualche mese di riflessione, per giungere, infine, alla decisione di ritirarsi dall'attività agonistica: "Ho parlato con la mia famiglia, il gruppo sportivo Carabinieri, la Fisi, il Coni e naturalmente con i miei allenatori. Alla fine la decisione l'ho presa da solo". Nel 2015 è uscito il libro "Ghiaccio. Acciao. Anima", in cui Zoeggler racconta la sua vita al giornalista Simone Battaggia.
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