Maria Sharapova, una tennista da urlo

5/26/2014


Bella e brava: la prima tennista russa a vincere Wimbledon, gli Australian Open e a piazzarsi in cima alla classifica WTA



La regina indiscussa dei campi da tennis: non soltanto per il suo talento sportivo, che la colloca saldamente tra le prime posizioni della classifica mondiale, ma anche per il suo fascino e per la sua vita fuori dal campo da tennis. Maria Sharapova nasce il 19 aprile 1987 a  Njagan’, da genitori di origini bielorusse emigrati in Siberia a seguito dell’incidente di Chernobyl. Dopo poco tempo la famiglia Sharapov si trasferisce a Sochi, dove, all’età di sei anni, Maria incontra Martina Navrátilová, ex tennista cecoslovacca naturalizzata americana, che vede nella piccola un alto potenziale e suggerisce di partire alla volta degli Stati Uniti, luogo ideale per mettere a frutto quel talento ancora in erba.

Maria Sharapova da bambina
Così, due anni dopo, Maria, accompagnata dal padre, attraversa l’oceano e inizia a frequentare la prestigiosa accademia di Nick Bollettieri a Bradenton, in Florida. Da qui una serie di successi, ma anche di sconfitte. Impossibile contarli tutti. Senza dubbio Maria Sharapova è passata già alla storia. E' la prima tennista russa a vincere Wimbledon (2004), gli Australian Open (2008) e a piazzarsi in cima alla classifica WTA. Non solo: la Sharapova ha conquistato almeno una vittoria in ognuno dei quattro Tornei del Grande Slam - oltre a Wimbledon e agli Australian Open, si è aggiudicata il titolo del Roland Garros (2012 e 2014) e degli U.S. Open (2006) - è stata medaglia d'argento alle Olimpiadi di Londra 2012 e ha raggiunto la quota di 600 partite vinte in carriera. 





Incontri da urlo, insomma, quelli che hanno come protagonista la bella bionda. Del resto, Maria Sharapova è rinomata, ma anche criticata, per i gemiti che è solita emettere quando colpisce. E’ stato calcolato che le grida della Sharapova sono in grado di raggiungere i 106 decibel, cioè più di una discoteca o un concerto rock (100 decibel) e poco meno di una motosega a un metro di distanza (110 decibel).

Maria Sharapova

In ogni caso, ad aggiungere una buona dose di urla a quelle già emesse da Maria durante i match contribuiscono i suoi fan, bisognosi di manifestare tutto il loro supporto alla tanto amata beniamina e tutto il loro apprezzamento. Soprattutto se le suddette grida provengono dalle sezioni maschili del pubblico. Maria Sharapova, infatti, è ben nota per la sua bellezza algida e siberiana, ma in grado infiammare ancora di più i campi da tennis che calpesta, e per il suo fisico avvenente e longilineo. Grazie a queste caratteristiche, la tennista ha stipulato innumerevoli contratti per servizi pubblicitari, scatti da fotomodella, sfilate e per un periodo è stata l’atleta donna più pagata. Inoltre, la rivista “Forbes” nel 2005 e 2006 l'ha inserita nella lista delle cinquanta donne più belle del mondo e per cinque anni consecutivi, dal 2005 al 2009, in quella delle celebrità più potenti del mondo. Ma non bisogna lasciarsi ingannare: dietro a un fisico mozzafiato si nasconde un cuore grande. Maria Sharapova, infatti, è fondatrice di una associazione che si occupa di bambini poveri e in condizioni di difficoltà. Oltre a ciò, di recente è stata inaugurata la linea di caramelle “Sugarpova”, che ha già regalato gioia ai piccoli golosi di tutto il mondo e notevoli soddisfazioni alla dolce Masha. 


Il 7 marzo 2016, in una conferenza stampa tenutasi a Los Angeles, Maria Sharapova ha dato la notizia-shock di essere stata trovata positiva al doping durante gli ultimi Australian Open.  Ad essere incriminato è il Meldonium, medicinale usato per problemi cardiaci: "Il Meldonium è un farmaco che prendevo da diversi anni sotto il controllo del mio medico e non era vietato, ma le regole dell'antidoping nel frattempo sono cambiate e io non lo sapevo. Ho commesso un errore e mi dispiace". La Sharapova è stata sospesa dall'International Tennis Federation (ITF) a partire dal 12 marzo e rischiava una squalifica di quattro anni, ma il 4 ottobre 2016 il TAS ha ridotto la squalifica di da due anni a un anno e tre mesi, quindi l'atleta è tornata in campo ad aprile 2017 (per maggiori dettagli vedi Il peccato di Maria Sharapova).



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