Il pentathlon moderno

10/16/2015

Sport multidisciplinare che comprende tiro a segno, nuoto, scherma, equitazione e corsa






"Gli uomini più belli sono pentatleti: essi sono agili e potenti" (Aristotele)

Il pentathlon moderno - così chiamato per distinguerlo da quello praticato nell’antichità - deve la sua nascita al fondatore dei moderni Giochi olimpici Pierre De Coubertin, e si articola in cinque prove (la parola “pentathlon” deriva infatti dal greco penta= cinque e athlon= gara): scherma, nuoto, equitazione, tiro a segno e corsa. Nonostante l’evoluzione a cui il pentathlon è andato incontro e le differenze tra la versione antica e quella moderna, è ancora evidente l’impronta militare di questo sport multidisciplinare, volto a esaltare le capacità guerriere e creare atleti completi, elevati a modelli di soldato ideale. Le cinque specialità del pentathlon antico, che la leggenda vuole istituito da Giasone, erano: stadion (corsa di 192.27), salto in lungo, lancio del disco, lancio del giavellotto e lotta. La competizione si svolgeva nell’arco di un’unica giornata, ma vi è ancora incertezza sulla formula di gara utilizzata: alcuni ritengono che venisse utilizzato il sistema a eliminazione diretta, altri che la vittoria fosse assegnata in base alle prove vinte. In ogni caso, nel 1896, Pierre De Coubertin, dopo aver reintrodotto le Olimpiadi, decise di accogliere la proposta di inserire nel calendario delle competizioni anche il pentathlon moderno, che combina cinque discipline in quattro eventi. 





SCHERMA 
L'arma utilizzata è la spada e formula di gara è quella del torneo all’italiana (round robin), quindi ogni atleta deve incontrarsi con tutti i partecipanti. Ogni assalto dura un minuto e il primo che mette a segno una stoccata vince. Se in un minuto nessuno mette a segno la stoccata, entrambi perdono l'assalto. 

NUOTO 
200 metri a stile libero 

EQUITAZIONE [L'equitazione] Gara di salto a ostacoli su un percorso di 12 ostacoli per 15 salti, con una gabbia (due elementi) e una doppia gabbia (tre elementi). La lunghezza del percorso varia dai 350 e i 450 metri. I cavalli vengono assegnati agli atleti tramite sorteggio prima della competizione e ogni concorrente ha a disposizione venti minuti di riscaldamento e cinque salti di prova. L’ingresso del binomio in campo gara avviene ogni tre minuti 

COMBINED EVENT (TIRO e CORSA, che fino al 2008 si svolgevano in prove distinte) 
Consiste in quattro serie di tiro - con pistola laser o ad aria compressa - su un bersaglio posizionato a dieci metri, intervallate da 4 serie di corsa da 800 metri. Nel tiro, l’obiettivo è quello di effettuare cinque centri nel tempo massimo di 50 secondi, avendo a disposizione un tempo illimitato. L’atleta che riesce a effettuare i cinque centri prima del tempo massimo può partire per la successiva frazione di corsa. 





Proposto per le Olimpiadi nel 1909, il pentathlon moderno fu approvato ufficialmente due anni dopo e fece il suo debutto nell’edizione Stoccolma 1912, alla quale presero parte 28 nazioni ed un totale di 2511 concorrenti. Tuttavia, mentre ai Giochi ellenici le prove del pentathlon si svolgevano tutte in un’unica giornata, le cinque specialità del pentathlon moderno si snodavano nell’arco di altrettanti cinque giorni, con il seguente ordine: equitazione, scherma (spada), tiro (pistola), nuoto (300m stile libero) e corsa campestre (4 Km). Questa formula resta valida fino a Seul 1988: a Barcellona 1992, le gare si disputano in sole quattro giornate, posizionando il nuoto al mattino e il tiro al pomeriggio di un unico giorno. Il calendario cambia nuovamente ad Atlanta 1996: non solo la prova di nuoto viene ridotta a 200 metri a stile libero e quella di corsa a 3 km, ma viene anche eliminata la competizione a squadre, lasciando la sola gara individuale, da disputarsi in unica giornata con 32 concorrenti, massimo tre per nazione. Ai Giochi di Sydney 2000, dove per la prima volta competono anche le donne del pentathlon moderno, si registrano ancora delle modifiche: gli atleti partecipanti sono 24 e ogni nazione può essere presente con un massimo di due atleti. La prova a squadre resta abolita. Ad Atene 2004 il numero di atleti partecipanti che passa da 24 a 32, mentre a Pechino 2008 il numero di atleti sale a quota 36 e la prova finale di corsa si svolge per la prima volta su pista. Ai Giochi di Londra 2012, infine, due grandi novità: il combined event e l'introduzione della pistola laser. 



Il medagliere olimpico italiano del pentathlon moderno è composto dall’oro di Daniele Masala nel 1984, l’argento di Carlo Massullo nel 1988 ed i bronzi di Silvano Abbà nel 1936 e di Massullo nel 1984; nelle prove a squadre, gli azzurri hanno invece ottenuto un oro nel 1984, un argento nel 1988 ed un bronzo nel 1992. Le altre competizioni internazionali sono regolate dalla UIPM (Union International de Pentathlon Moderne) e, a partire dal 1949, i Campionati mondiali si disputano ogni anno. A livello nazionale, invece, l’organo competente è la Federazione Italiana Pentathlon Moderno (FIPM).

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