Lindsey Vonn, regina di velocità e bellezza

3/27/2015

Sciatrice alpina dotata di grande talento e animata da straordinaria passione, è tornata sulle piste dopo infortuni gravi, ma nel 2019 ha annunciato il ritiro



Lindsey Caroline Vonn, all’anagrafe Kildow, nasce il 18 ottobre del 1984 a St. Paul, in Minnesota, uno Stato non certo rinomato per le montagne e gli impianti sciistici, ma che le permette ugualmente di avvicinarsi allo sci alpino e di misurarsi con discese e cadute. All’età di sette anni, il debutto nell’agonismo; a nove anni, la partecipazione ad eventi internazionali: il talento di Lindsey è già evidente in tenera età, tanto da spingere l’intera famiglia a trasferirsi in un luogo che consenta alla piccola atleta di allenarsi più duramente e intensamente, in maniera consona alle sue potenzialità. Così, Lindsey e sua madre, seguite dal padre e dai fratelli e sorelle, si stabiliscono a Vail, in Colorado. 
Lindsey Vonn a Salt Lake City 2002
A quattordici anni, Lindsey diventa la prima sciatrice americana a vincere il Trofeo Topolino - evento di sci alpino che si tiene ogni anno in Italia e che è considerato una sorta di Campionato mondiale riservato alle categorie Ragazzi e Allievi - scrivendo già a chiare lettere il proprio nome nella storia ed effettuando l’ingresso ufficiale nelle competizioni di alto livello. Dopo essere salita sul podio in varie competizioni nordamericane, nel 2001 conquista il suo primo titolo riconosciuto dalla Federazione Internazionale di Sci (FIS), riporta una vittoria ai Super Series e porta a casa un bronzo nella combinata ai Campionati nazionali degli Stati Uniti; la stessa stagione segna il debutto di Lindsey nella Coppa del Mondo: partecipa ad una gara di slalom e ad una di super G, grazie alla quale ottiene i suoi primi punti in classifica generale.

Lindsey Vonn
 Nel 2002, a soli diciassette anni, la partecipazione alle Olimpiadi di Salt Lake City, alle quali arriva sesta in combinata e trentaduesima in slalom. Il 2003 regala alla sciatrice un argento ai Mondiali juniores e un argento e un bronzo ai Campionati nazionali, risultati destinati ad essere subito migliorati: nel 2004, Lindsey conquista due ori ai Campionati nazionali, due medaglie ai Mondiali juniores, il suo primo podio in Coppa del Mondo, a Cortina d’Ampezzo, in Italia, e la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, a Lake Louise, in Canada.

Lindsey Vonn a Torino 2006
Nel 2005, si svolgono a Bormio, in Italia, i Campionati mondiali assoluti, ai quali Lindsey prende parte, classificandosi quarta in discesa e in combinata, nona in super G, ma non riuscendo a portare a termine la gara di gigante. A questo punto della sua carriera, Lindsey Vonn è già una delle migliori sciatrici del mondo, ma vuole e sa che può ottenere ancora di più. “Quando la Red Bull mi ha invitata a far parte dei Progetti Speciali per gli Atleti (ASP), non ci ho pensato due volte: avevo la sensazione che sarebbe stata la mia occasione” ha dichiarato Lindsey, consapevole che un netto mutamento nello stile di vita e negli allenamenti la avrebbe portata sempre più in alto, fino a diventare una leggenda.

Lindsey Vonn a Vancouver 2010

Non solo: all’americana vengono anche impartite lezioni di tedesco, con il fine di permetterle di ambientarsi sempre meglio nelle località di punta per lo sci alpino, situate nel centro dell’Europa. I progressi di Lindsey non tardano ad arrivare e inizia la lunga lista di successi che oggi tutti noi conosciamo: vittorie in Coppa del Mondo, medaglie mondiali, medaglie olimpiche. Ma la strada di Lindsey non è stata facile. Alla vigilia delle Olimpiadi di Torino, la sciatrice è l’atleta più quotata della squadra americana e in lei vengono riposte grandi speranze. Tuttavia, le cose non vanno come ci si aspettava: durante un allenamento, Lindsey cade e viene trasportata all’ospedale; lì, i medici decidono di dimetterla cosicché possa gareggiare.

Lindsey Vonn per Sportweek
Viste le premesse, i risultati ottenuti non sono del tutto negativi, ma non sono certo all’altezza della straordinaria atleta: ottavo posto in discesa, settimo in super G e quattordicesimo in slalom. La stagione prosegue con podi, vittorie, cadute, e termina con una bacheca ricca di successi, ma anche con un legamento stirato. Tra il 2007 e il 2008, Lindsey consolida un eccellente stato di forma e vince la Coppa del Mondo generale, nonché quella di discesa, consacrandosi vera e propria “Speed Queen”; ottiene anche le prime due medaglie mondiali: argento in super G e in discesa. Nel 2007, un altro importante avvenimento: Lindsey sposa lo sciatore americano Thomas Vonn e prende il suo cognome, divenendo conosciuta come Lindsey Vonn. Nel novembre del 2011, verrà tuttavia annunciato il divorzio, a seguito del quale Lindsey deciderà di mantenere il cognome dell’ex marito.


Il 2008 segna la vittoria della Coppa del Mondo generale, Trofeo che la bella Lindsey Vonn conquisterà anche nei successivi due anni, aggiungendovi due Coppe di super G e tre di discesa. Nel frattempo, ancora qualche infortunio, che non le impedisce comunque di portarsi a casa due medaglie d’oro ai Mondiali del 2009 e di perfezionarsi sempre di più nelle discipline tecniche, nelle quali ottiene sempre più podi e vittorie. Ma l’obiettivo più importante rimane l’Olimpiade. A Vancouver 2010, Lindsey Vonn è decisa a riscattarsi delle prestazioni non eccezionali, dovute alla giovane età e alla mancanza di esperienza, di Salt Lake City 2002 e di quelle non all’altezza delle sue possibilità di Torino 2006: da buona regina della velocità, diventa Campionessa olimpica in discesa e vince il bronzo in super G.

Lindsey Vonn con le medaglie di Vancouver 2010

Un risultato importante, considerando l’infortunio alla tibia di qualche giorno prima. Nel 2011, Lindsey perde per soli tre punti la Coppa del Mondo generale, vinta dalla tedesca Maria Hoefl-Riesch, rivale della Vonn in pista, ma nella vita sua grande amica; riesce comunque a conquistare le Coppette di discesa e super G, nonché un argento in discesa ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen. Il 2012 riporta nelle mani di Lindsey Vonn la Coppa del Mondo generale, accompagnata sempre dalle Coppette di discesa e super G, discipline nelle quali la sciatrice americana sembra imbattibile. È la stagione degli obiettivi raggiunti (50 vittorie in Coppa del Mondo, 25 in discesa), ma anche del record mancato: Lindsey non riesce ad abbattere il muro dei 2000 punti totalizzati in Coppa del Mondo, record che verrà poi battuto da Tina Maze, al termine della stagione 2013-2014.

Lindsey Vonn con le medaglie di Vancouver 2010
 Proprio quest’ultima stagione è quella più difficile per Lindsey Vonn. Il 5 febbraio del 2013, durante i Mondiali di Schladming, Lindsey cade rovinosamente, riportando la rottura dei legamenti crociati e la frattura del piatto tibiale. Inizia la risalita, “the climb”, per tornare a gareggiare, a vincere, soprattutto in vista delle Olimpiadi di Sochi 2014. Stagione 2012-2013 finita, dunque, per Lindsey Vonn, ma l’obiettivo è immenso e la motivazione non manca.

Lindsey Vonn in ripresa dall'infortunio
Lindsey Vonn torna in gara nel dicembre del 2013, ma è ancora troppo presto: cade vittima di un nuovo infortunio, allo stesso ginocchio, e viene sottoposta ad un ulteriore intervento. Appare chiaro a tutti che non potrà competere alle Olimpiadi di Sochi. Ricomincia la lenta ripresa, fatta di dolore, scoramento, passione, forza, lacrime, sangue, progressi, gioia, dispiacere: una miscela di ingredienti troppo difficile da spiegare a chi non è mai incorso in un infortunio sportivo. Un periodo sicuramente difficile, alleviato dalla vicinanza della sua famiglia, del suo staff e del suo compagno, il Campione americano di golf Tiger Woods, con il quale la relazione è tuttavia terminata. 

Lindsey Vonn e Tiger Woods
Questa volta Lindsey è decisa a non affrettare i tempi e ad avere pazienza e torna in piena forma per la stagione 2014-2015, nella quale fa rivivere emozioni indescrivibili ai suoi fan, battendo il record femminile di vittorie in Coppa del Mondo - appartenente ad Annemarie Moser-Proell e ora fissato a 82 (ma sempre in aggiornamento) - conquistando le Coppe di discesa e super G e vincendo un bronzo in discesa ai Mondiali di Vail. Lindsey è tornata davvero, “the Queen is back”, anche se molto probabilmente non gareggerà più in slalom. Nella stagione 2015-2016 la Vonn eguaglia - il 9 gennaio 2016 - e poi supera - il 23 gennaio 2016 - il record di vittorie in discesa libera di Coppa del Mondo - precedentemente stabilito da Annemarie Moser-Proell a 36 e si aggiudica la Coppa del Mondo di discesa libera. Gli altri record battuti da Lindsey Vonn:
  • Vittorie in una stessa località (Cortina d'Ampezzo)
  • Vittorie in super G 
  • Numero di podi in super G 
  • Sfere di cristallo vinte 
Tuttavia, anche quest'ultima stagione si interrompe prima del tempo: una caduta in discesa libera causa la frattura del piatto tibiale sinistro di Lindsey Vonn e la sciatrice americana decide di non compromettere ulteriormente la situazione. "Con i Mondiali a St. Moritz il prossimo anno e le Olimpiadi in Corea del Sud quello successivo, non posso prendermi rischi. Così ho preso la decisione di chiudere la mia stagione. Sono molto orgogliosa di quanto ho realizzato quest’anno: nove vittorie in Coppa del Mondo, battendo il record di successi in discesa libera e quello di podi in superG ed anche aver vinto il maggior numero di trofei di specialità, 20, più di qualsiasi altro uomo o donna. Se da un lato sono certa di aver preso la decisione giusta, questo non la rende di certo più facile. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino. Auguro buona fortuna a tutte le atlete della Coppa del Mondo di sci. Ci vediamo il prossimo anno" - annuncia Lindsey Vonn su Instagram e su Facebook. A ottobre 2016 esce il libro "Strong is the new Beautiful". Nel mese di novembre la sciatrice si rompe l'omero e rientra in gara a gennaio 2017. Chiude la stagione senza coppe di cristallo, ma ai Mondiali di Sankt Moritz del 2017 vince il bronzo in discesa libera, esattamente come ai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018. Nel 2019 annuncia il ritiro: la sua ultima gara è ai Mondiali di Aare, in Svezia, dove vince il bronzo in discesa.

Lindsey Vonn e Annemarie Moser Proell
Una carriera straordinaria quella della bella e brava Lindsey Vonn, piena di difficoltà ma ricchissima di successi, segno evidente di una personalità forte, guerriera, che non molla mai, anche quando sembra impossibile, o comunque molto difficile. Un esempio di vita e di sport, una donna che andrebbe elevata a modello per la passione che mette in quello che fa, per gli ostacoli che ha dovuto superare, per la caparbietà e la determinazione con cui li ha affrontati, per aver creduto in se stessa e non essersi arresa mai.

Lindsey Vonn con le Coppe di discesa e super G della stagione 2014-2015
Grazie di tutto Lindsey.

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