Elena Isinbaeva, la donna dei record nel salto con l'asta

6/27/2014


Ventotto record del mondo nel salto con l'asta per un'atleta per cui "niente è impossibile"



“Il punto di inizio non è necessariamente il punto di arrivo... Impossible is nothing”
È il messaggio di Elena Isinbaeva nello spot di una famosa marca sportiva (Spot Adidas "Impossible is Nothing"), l’insegnamento di un’atleta che è arrivata molto lontano, ma soprattutto molto in alto. Elena Isinbaeva nasce a Volgograd il 3 giugno del 1982 da una famiglia umile, tanto che l’atleta russa ha spesso ricordato i sacrifici fatti dai genitori per permetterle di continuare la carriera sportiva e ha mostrato nei loro confronti una sincera gratitudine. Elena Isinbaeva entra nel mondo dello sport a cinque anni, quando inizia a praticare la ginnastica artistica. Tuttavia, con il passare del tempo, viene giudicata troppo alta per continuare a praticare questa disciplina e le viene proposto di intraprendere il salto con l’asta. La quindicenne Elena accetta la sfida e, a soli sedici anni, debutta nelle competizioni internazionali disputando i Mondiali juniores di Annecy del 1998, dove si classifica nona saltando 3.90 metri.

Elena Isinbaeva

Nel 1999 vince la medaglia d’oro ai Mondiali allievi e batte il record di categoria realizzando una misura di 4.10 metri. Nel 2000 conquista il titolo mondiale juniores e nello stesso anno partecipa ai Giochi olimpici di Sidney, nei quali riesce soltanto a superare la fase delle qualificazioni. Il 2001 è l’anno degli Europei juniores, dove salta 4.40 e porta a casa il titolo. Le prestazioni di Elena Isinbaeva migliorano di gara in gara e nel 2002 con la misura di 4.55, l’atleta ottiene l’argento agli Europei di Monaco di Baviera. Il 23 marzo 2003, al Palazzo di Stato del Cremlino, viene insignita ufficialmente della medaglia dell'Ordine d'Onore da Vladimir Putin; nel luglio dello stesso anno, vince l'oro ai Campionati europei under 23 con la misura di 4.65 metri. Pochi giorni dopo, batte il primo record del mondo saltando 4.82 metri al meeting di Gateshead, ma conquista solo un bronzo ai Mondiali di Parigi in programma per il mese successivo. 
Da questo momento, l’ascesa di Elena Isinbaeva, “la donna dei record”, è inarrestabile. Nel 2004 stabilisce ben otto record del mondo: 4.83 in un raduno a Donec’k, 4.86 ai Mondiali indoor di Budapest, 4.87 a Gateshead, 4.89 a Birmingham, 4.90 a Londra, 4.91 alle Olimpiadi di Atene e 4.92 al Memorial Van Damme a Bruxelles.

Elena Isinbaeva a Helsinki 2005
L’unica degna avversaria della Isinbaeva è la connazionale Svetlana Feofanova, che riesce a spezzare questa serie di successi e a stabilire nuovi record, puntualmente superati da Yelena. La stagione 2003-2004 è così ricca di successi che la Isinbaeva viene premiata come migliore atleta femminile dell’anno dalla IAAF (International Association of Athletic Federations). Nel 2005 Elena Isinbaeva stabilisce nuovamente otto record del mondo tra gare indoor e outdoor, ma la data più importante è sicuramente quella del 22 luglio, quando l’atleta riesce a superare i 5 metri al meeting del Crystal Palace di Londra; un mese dopo, vince i Mondiali saltando 5.01 metri. La IAAF la sceglie ancora come migliore atleta femminile dell’anno. 
Nel 2006 Elena migliora il record del mondo indoor portandolo a 4.91 metri e vince gli Europei di Goteborg outdoor. Il 2007 è ancora una stagione da incorniciare: la Isinbaeva vince tutte le 18 gare a cui prende parte e migliora la sua misura indoor di due centimetri; quello stesso anno, si aggiudica il premio come migliore atleta femminile dell’anno ai Laureus World Sport Awards e vince anche il jackpot della IAAF Golden League.

Elena Isinbaeva con uno dei suoi premi
Nel 2008 Elena Isinbaeva innalza il record del mondo indoor a 4.95 e quello outdoor a 5.05. Si tratta del ventiquattresimo record per l’atleta russa e viene stabilito in occasione delle Olimpiadi di Pechino, alle quali si aggiudica dunque il secondo oro consecutivo. Viene eletta ancora migliore atleta femminile dalla IAAF. Il 2009 è l’anno dei 5.06, nonché del superamento dei cinque metri in competizioni indoor. La sua leadership, però, viene intaccata: rimane fuori dal podio al Grand Prix di Londra e ai Mondiali di Berlino. Ciononostante, quella stagione frutta alla Isinbaeva il secondo premio come migliore atleta dell’anno ai Laureus World Sport Awards e il premio Principe delle Asturie per lo sport
Il 2010 porta con sé le prime vere delusioni e Elena annuncia di dover prendersi una pausa. Qualche tempo dopo, dichiarerà di essere stata costretta a fermarsi: tutte le medaglie, le vittorie e i record avevano innescato in lei un meccanismo che la portava a pretendere sempre di più da se stessa e questo, oltre a mettere a repentaglio la sua tranquillità, stava portando risultati opposti a quelli sperati.

Yelena Isinbayeva e Maria Sharapova tedofore a Sochi 2014
Decide di tornare a competere nel 2011, ma l’anno che segna davvero il suo ritorno ad altissimi livelli è il 2012: stabilisce il nuovo record del mondo indoor portandolo a 5.01, vince i Mondiali indoor di Istanbul e conquista la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra con la misura di 4.70 metri. Nel 2013, Elena ottiene l’oro ai Mondiali di Mosca, dove viene accolta trionfalmente dal pubblico e annuncia di volersi dedicare per un periodo alla famiglia, ma di essere intenzionata a rientrare per Rio 2016. Qualche mese dopo, rimane incinta e con il pancione partecipa all’apertura dei Giochi olimpici invernali di Sochi 2014 come portatrice della fiaccola olimpica subito dopo Maria Sharapova (Maria Sharapova, una tennista da urlo). Non partecipa alle Olimpiadi di Rio 2016 a causa della sospensione per doping di Stato inflitta alla Federazione russa di atletica leggera. Nel 2016 annuncia il suo ritiro dalle competizioni
Riassumendo: Elena Isinbaeva detiene due titoli olimpici, tre titoli mondiali e ventotto record del mondo. Per citare soltanto i suoi risultati più rilevanti. Inoltre, è stata nominata tre volte atleta femminile dell’anno dalla IAAF (2004. 2005, 2008), migliore atleta dell’anno nel 2007 e nel 2009 e, nel 2009, ha  vinto il Premio Principe delle Asturie per lo Sport.
Elena Isinbaeva
Un palmarès a dir poco leggendario. Soprattutto se si considera il suo punto di inizio, cioè la ginnastica artistica; soltanto a quindici anni intraprende il salto con l’asta, disciplina nuova in campo femminile, salendo innumerevoli volte sul tetto del mondo. Sembra doveroso ringraziare un’atleta che ha dato così tanto allo sport e che ha dimostrato all’intero pianeta che “niente è impossibile”, per citare le sue stesse parole. Una donna che ha fatto parlare di sé nel bene e nel male, ma che sicuramente ha regalato emozioni immense al suo pubblico. 
La gara era finita, ma lei rimaneva in pedana per provare a stabilire un nuovo record e, fino alla fine, nessuno sapeva quale sarebbe stata la misura che Elena avrebbe tentato di superare. Poi iniziava la lunga preparazione: la scelta dell’asta, la formula ripetuta meccanicamente e compulsivamente poco prima di compiere il salto. Infine, il volo di Elena Isinbaeva, in grado di superare ventotto volte tutto il resto del mondo, ma, soprattutto, capace di fermare il cuore e il respiro di tutti gli spettatori. Grazie Elena. E tanti auguri per il tuo futuro.

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